Home

La romantica storia dei Laghi Gemelli (Lombardia)

In Val Brembana, in provincia di Bergamo, nell’alta Lombardia, immersi nel magico scenario alpino c’erano due laghi, che visti dall’alto sembravano specchiarsi l’un l’altro. Sono conosciuti come Laghi Gemelli, ed erano separati solo da una piccola lingua di terra. Nel 1932 per esigenze di energia, venne costruita una diga che modificando il paesaggio li unì. Il cambiamento d’aspetto però non mutò la bellezza del posto né intaccò minimamente il fascino della leggenda che aleggia su di essi.

Si racconta che, una splendida ragazza figlia di ricchi possidenti si innamorò perdutamente di un umile pastore, dal quale era ricambiata. Il loro amore però, come spesso accadeva, a causa del loro ceto diverso, era ostacolato dalla famiglia della fanciulla, che aveva già combinato un matrimonio con un ricco proprietario terriero locale.

La giovane era distrutta e, più i giorni che la costringevano a queste nozze forzate si avvicinavano, più si lasciava andare alla disperazione. Era diventata talmente debole, triste e silenziosa, che il padre chiamò un medico per riuscire a curarla. Al posto del vero dottore però, si presentò il pastore, rendendosi irriconoscibile ai genitori della sua amata. Ad ella tornò il sorriso e, insieme, escogitarono un piano per fuggire lontani.

Una notte, misero in atto la loro fuga passando tra i fitti boschi delle montagne che circondavano le loro abitazioni. Giunti però ai piedi del Monte Farno, la donna scivolò e svenne. Il ragazzo prontamente la prese in braccio e continuò nel suo disperato tentativo di trovare la serenità, ma il buio e la stanchezza non gli furono d’aiuto. Anch’egli cadde in fondo a un precipizio e insieme alla sua amata, perse la vita.

Fu allora che nel punto preciso dove trovarono la morte, si aprirono delle conche da cui cominciò a zampillare una limpida e rigogliosa acqua. A poco a poco gli avvallamenti si riempirono dando origine a due laghi speculari, che presero il nome di “Gemelli”, nei quali si dice, che alcune persone riuscirono a scorgervi sul fondo i corpi dei due innamorati.

Questa leggenda ancora è viva e molto sentita ai giorni d’oggi e, gli inguaribili romantici sostengono che i lavori che hanno unito i due laghi, non siano altro che il mezzo che ha permesso il ricongiungimento eterno dei due ragazzi.

IMMAGINE: “Lac de Annecy” P.Cezanne

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *