Gli Zampognari: Storia e origine dei musici di Natale
Molti di voi li conosceranno, ma forse i giovani un po’ meno. Per non perdere le antiche usanze, è fondamentale non dimenticare questi personaggi, tra i più importanti e rappresentativi del Natale: gli Zampognari.
Questi “musici”, con il loro strumento, suonano per le strade dolci melodie annunciando la venuta di Gesù. La loro figura, ha molto rilevanza nella tradizione popolare. Infatti, possiamo notarli anche nel presepe, proprio accanto alla grotta del bambino.
La storia italiana legata ad essi è secolare. Pare infatti, che furono visti per la prima volta intorno alla metà del Settecento nel regno di Napoli. Prima del Natale, nella città partenopea, l’inventore di “Tu scendi dalle stelle”, Antonio Maria de Liguori, raggruppava persone in strada invitando tutti a cantare. Alcuni intonavano brani, altri suonavano la zampogna, mentre si divulgava l’insegnamento della religione cristiana.
Ma l’origine degli Zampognari è ben più antica. La zampogna, infatti, era utilizzata già secoli prima, dai pastori per riordinare il gregge. Il suono dello strumento, incuriosì tutti talmente tanto che, con il tempo, i pecorai divennero veri e propri musicisti per lavoro. Un nuovo mestiere tramandato poi di padre in figlio.
Il loro dispositivo, non era usato più come richiamo per le pecore, ma come strumento musicale.
Apparve storicamente, con questa funzione, già in epoca arcaica soprattutto nelle regioni del sud. Veniva ricoperto, con la pelle e il pelo di capra, e da amuleti e nastri rossi per essere protetto dal malocchio.
La zampogna, arrivò in Italia, esportata dai greci. In poco tempo, si diffuse in tutta Europa assumendo nomi diversi come, ad esempio, “cornamusa” in Irlanda e Scozia.
Ancora oggi, anche se di rado, gli zampognari suonano in strada durante il periodo di Natale. Indossano giubbotti di montone, un mantello nero e cappelli di velluto, intonando antiche novene che raccontano l’arrivo imminente del bambino Gesù.