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Abruzzo,  Destinazioni

L’Aquila, la città della rinascita

L’aria frizzante di inizio autunno, i colori caldi che abbracciano i pensieri, ci portano diretti nel cuore dell’Abruzzo. La nostra meta è il suo capoluogo: L’Aquila, la città della rinascita.

Perché considerarla “Città della Rinascita” è facilmente intuibile. Ferita dal devastante terremoto del 2009, porta ancora sulla sua pelle le cicatrici di una terribile notte. Ma L’Aquila, non si è arresa di fronte a quella tragedia. Si presenta elegante, fiera. Sorride al timido sole che filtra dai monti circostanti. Le voci della gente fanno eco tra le ampie strade, tra le chiese, le piazze e i palazzi storici. Si rincorrono tra le vie che custodiscono misteri, enigmi non ancora svelati e importanti simbologie.

L’Aquila è una città tutta da scoprire e da ammirare. Esploriamola insieme.

INDICE:

COSA VEDERE:

  • Basilica di Collemaggio
  • Fontana delle 99 Cannelle
  • MunDa Museo Nazionale d’Abruzzo
  • Forte Spagnolo
  • Basilica di San Bernardino da Siena
  • Cattedrale di San Massimo
  • Piazza Duomo
  • Fontana Luminosa

IL NOSTRO TOUR:

Iniziamo la nostra passeggiata percorrendo Corso Federico II, arteria principale della città. Botteghe e negozi, fanno da contorno ad una via ampia, elegante e pedonale, da cui si può facilmente raggiungere il cuore de L’Aquila, Piazza Duomo.

Considerata una delle Piazze più belle d’Italia, viene chiamata anche Piazza del Mercato.

Infatti, fino al 2009, prima del terremoto, colori e profumi ne coprivano il suolo divenendo così, oltre ad un luogo di commercio, anche il principale punto di ritrovo degli aquilani.

Ancora oggi fulcro della città, ci appare magnifica nel suo delicato silenzio di questa domenica mattina. Le fontane sui lati, i bambini al centro, e laggiù in fondo, la Cattedrale di San Massimo, maestosa e raffinata, ma purtroppo ancora chiusa per restauro. Risalente al XIII secolo, il Duomo de L’Aquila, è solo una delle molteplici chiese che troviamo lungo il nostro cammino.

Le scorgiamo tra i vicoli. Vediamo campanili sbucare da dietro gli eleganti palazzi. Le intravediamo improvvisamente mimetizzate tra antiche abitazioni.

Ma come mai ce ne sono tante? Presto detto.

99 un numero ricorrente

Nel ‘200, i Signori dei 99 Castelli che dominavano la zona, si riunirono per formare un’unica città, circondata da mura medievali che ancora oggi si possono osservare. Da questa unione, il cui merito viene principalmente attribuito a Federico II di Svevia, considerato il fondatore de L’Aquila, nacque una città nuova, ma che conserva la memoria di un tempo.

Infatti, quel “99”, tanti quanti furono i feudi, è un numero ancora ricorrente nell’urbanistica della città. 99 sono le Piazze, 99 sono le Chiese e 99 le Fontane.

Passeggiata in Centro

Proseguiamo il nostro percorso camminando su Corso Vittorio Emanuele, fino ad arrivare ad una delle strutture religiose più caratteristiche della città. Attraversiamo gli omonimi portici, ed eccoci di fronte alla Basilica di San Bernardino.

Questo luogo di culto, dallo stile settecentesco, posto ai vertici di una ampia scalinata, conserva le spoglie di San Bernardino da Siena. La particolarità che entrando, non resta di certo inosservata, è data il soffitto d’oro, incredibilmente sorprendente.

Continuando il nostro tour, a poca distanza, arriviamo alla Fontana Luminosa, con le sue due bronzee figure femminili, proprio di fronte al parco che ospita la Fortezza Spagnola. La struttura si erge in tutta la sua imponenza tra i viali alberati dell’area verde. Costruita agli inizi del 1500, conservava al suo interno il MunDa, Museo Nazionale d’Abruzzo, trasferito ora temporaneamente presso l’ex mattatoio cittadino.

Giunti a metà giornata, ci incamminiamo verso due dei posti più suggestivi e affascinanti della città, considerati simboli indiscussi de L’Aquila: la Basilica di Collemaggio e la Fontana delle 99 cannelle.

La Basilica di Collemaggio

A soli cinque minuti a piedi dalla Villa Comunale dove si trova anche il Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale d’Abruzzo, arriviamo alla Basilica di Collemaggio. Iconica, Fascinosa, Magica.

In stile romanico-gotico, caratterizzata dalla pietra bianca e rosa, tipica dell’arte abruzzese, sfoggia il particolare Rosone, simbolo di eternità ed emblema d’Abruzzo. Si racconta anche che, al filtrare dei raggi del sole, appaia attraverso di esso, l’Immagine della Vergine.

Una Basilica unica e detentrice di un primato. Infatti, la sua Porta fu la prima ad essere stata “Santa” durante il Giubileo.

Fondata nel 1287, fu il luogo dove, nel 1294 venne incoronato Papa Celestino V, le cui spoglie sono ancora custodite all’interno della Basilica.

Si parla spesso di un collegamento tra questo luogo sacro e i Templari. Pare infatti che sotto di essa siano stati nascosti alcuni preziosi oggetti templari come il Santo Graal, l’Arca dell’Alleanza e il tesoro di Re Salomone.

La scelta di portare tali ricchezze a L’Aquila fu dettata dal fatto che, la planimetria della città, risulta speculare a quella di Gerusalemme, posto in cui si trovava il Tempio di Salomone, principale ritrovo dei Templari.

Al suo interno, si respira un’aria di misticismo e rispetto. Le mura quasi spoglie trasmettono quiete. Dipinti, pavimentazione, piccole sculture, tutto esprime suggestione.

Usciamo in religioso silenzio e raggiungiamo l’ultima tappa della nostra giornata.

La Fontana delle 99 Cannelle

Situata nello storico Quartiere Rivera, la Fontana della 99 Cannelle è un luogo che assolutamente non dobbiamo perderci. Appena giunti, ci assicuriamo che, le cannelle siano proprio 99. Contandole una ad una notiamo che le 99 bocchette presentano la “maschera” solo su 93 mentre le altre 6 sono senza volto.

Ci raccontano poi, che questa fontana, secondo la leggenda, veniva utilizzata dai cavalieri per purificarsi prima di poter accedere alla Basilica di Collemaggio.

Considerati impuri, dovevano meditare per tutta la notte al centro della fontana, cercando di ascoltare attentamente i suoni che emetteva l’acqua che fuoriusciva dalle cannelle. Dovevano cercare di individuare un suono speciale e, una volta scoperto, bere da quella cannella, pentirsi dei propri errori, ed entrare poi finalmente nella Basilica.

Dopo questo racconto, restiamo un po’ ad ascoltare il gorgoglio dell’acqua prima di riprendere il cammino verso casa.

Visitare L’Aquila per noi è stato come fare un tuffo nel cuore d’Abruzzo, tra leggende, storia, arte e bellezza.

PIATTI E PRODOTTI TIPICI:

  • Sugo di Castrato
  • Zuppa di Ceci e Castagne
  • Arrosticini
  • Agnello
  • Spaghetti alla Chitarra
  • Ferratelle

EVENTI E MANIFESTAZIONI:

  • SETTEMBRE

L’Aquila Jazz: tra le vie del centro storico o nel piazzale della Basilica di Collemaggio, si esibiscono artisti di tutto il mondo in concerto.

NEI DINTORNI:

  • Grotte di Stiffe
  • Lago di Sinizzo
  • Santo Stefano di Sessanio
  • Rocca Calascio
  • Castel del Monte

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