La leggenda del lago rosso di Tovel (Trentino-Alto Adige)
Sapevate che un tempo, le acque del Lago di Tovel si tingevano di rosso?
Una leggenda narra che, anticamente, il piccolo paese di Ragoli, in Val Rendena, fosse una ricchissima cittadina.
Un giorno il re morì senza lasciare eredi maschi. Egli aveva solo una figlia femmina, la bellissima Tresenga.
Oltre che di bell’aspetto, era anche molto intelligente e preoccupata da un eventuale matrimonio. Sposandosi, avrebbe dovuto cedere il suo regno al sovrano suo consorte, accordo per lei inammissibile.
Decise così, di giurare davanti al popolo, che non ci sarebbe stato mai nessuno sposalizio.
Tutti i reggenti delle terre vicine però, conoscevano bene la bellezza e la ricchezza della regina e molti cercarono di conquistarla. Tra questi c’era Lavinio, il giovane, superbo e arrogante re di Tuenno. Inizialmente provò ad essere gentile con fiori e doni, ma Tresenga continuò a rifiutarlo.
Il re si sentì offeso e decise di vendicarsi, marciando con il suo esercito alla conquista di Ragoli.
A quel punto la scelta era tra la battaglia e il matrimonio.
Esortata dai suoi sudditi, che per nessun motivo volevano vederla andare in moglie al crudele re di Tuenno, decise di combattere insieme a tutti i ragolesi per la loro libertà, marciando a sua volta verso le sponde del lago di Tovel, dove l’esercito nemico era accampato.
Proprio lì si consumò una feroce battaglia che durò diversi giorni, al termine dei quali, si vide soccombere il popolo di Ragoli. Tutti i cittadini furono uccisi barbaramente e anche la bella Tresenga perì sotto la spada di Lavinio.
Si dice che il suo sangue e quello dei suoi sudditi si riversò nel lago e lo colorò di un forte colore vermiglio.
Da quel giorno, ogni anno, in occasione dell’anniversario della battaglia, le acque iniziano a colorarsi di rosso e c’è chi ancora oggi giura, che nelle notti di luna piena, la splendida regina vaghi sospirando lungo le rive del lago.
Questa leggenda è ancora raccontata ai bambini trentini che, attualmente non hanno più avuto l’opportunità di vedere il lago di Tovel tingersi di rosso.
Ma, in realtà, perché le sue acque si coloravano?
Fino agli anni 70, durante la fioritura dell’alga Tovellia sanguinea, le sue acque assumevano una tinta scarlatta per la quale gli venne conferito l’appellativo di Lago Rosso.
Questo fenomeno, ad oggi non è più osservabile, poiché la concimazione dell’alga avveniva principalmente grazie agli escrementi degli animali che pascolavano sulle sponde e che ne favoriva la proliferazione.
Da quando i dintorni del lago non sono più terreno di pascolo, la sua riproduzione è andata pian piano scomparendo fino a far cessare del tutto il singolare evento.
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