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Estate di San Martino, tra leggenda e tradizione

Tempo d’autunno?

Guardando fuori dalla finestra in questi giorni sembra più tempo d’estate…

Se scaviamo nei ricordi, riguardiamo vecchie foto, pensiamo a cosa facevamo lo scorso anno in questo periodo, sicuramente le immagini nella nostra mente sono tutte illuminate dal sole, accarezzate da un tiepido vento e colorate di giallo, arancione e rosso.

Strano? Non proprio…

Questo periodo dell’anno, anche se variabile come ogni mezza stagione, accoglie un ritorno del caldo.. specialmente nei tre giorni che ruotano intorno all’11 novembre, in cui si celebra San Martino.

Un intervallo di tempo chiamato proprio “Estate di San Martino”, piuttosto distante dalle tipiche temperature autunnali.

L’appellativo, ha origine da un’antica leggenda, che vede il Santo come protagonista.

Si narra che, il cavaliere Martino di Tours, l’11 novembre incontrò, durante una tempesta, un mendicante che vagabondava senza un riparo.

Impietosito dall’uomo, gli donò metà del suo mantello e improvvisamente, come per miracolo, la pioggia e il vento cessarono, lasciando spazio ad un caldo e splendente sole.

Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui stesso quel viandante del quale aveva avuto pietà.

L’accaduto cambiò per sempre la vita del cavaliere che, da quel momento, iniziò il suo percorso di conversione.

Pare che da allora, ogni anno, in quello stesso giorno e nei giorni vicini, l’autunno abbandoni per un po’ il suo palcoscenico per lasciare una piccola porzione da protagonista all’estate, quasi a voler celebrare il nobile gesto del Santo.

Secondo le tradizioni agricole, durante l’Estate di San Martino, anticamente venivano rinnovati i contratti agricoli, mentre allora come oggi, si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo

Si festeggia mangiando le prime castagne, preparando dolci come Biscotti a forma di cavallo in Veneto, Biscotti morbidi con la ricotta, Zeppole o Torte di San Martino in Sicilia, Ciambelle al vino o al mosto nel Lazio…tutti da gustare tuffati in un bicchiere di buon vino novello.

Queste antiche usanze possiamo leggerle anche in alcune famose poesie: “Novembre” di Giovanni Pascoli, “San Maritino” di Giosuè Carducci, “Estate di San Martino” di Cesare Pavese.

Curioso sapere che anche in Nord America si era soliti fare festa l’11 novembre per celebrare la cosiddetta “Estate degli Indiani”.

Il clima mite e l’assenza di piogge permetteva agli Indiani d’America di prepararsi all’inverno approfittando di questi giorni per terminare i raccolti e fare provviste.

Tradizioni vecchie e nuove, italiane e oltre confine per festeggiare gli ultimi scampoli di tempore prima del freddo inverno.

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