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Cosa vedere ad Anagni, “Città dei Papi”, borgo di arte e storia nel cuore della Ciociaria (Lazio)

Tra i paesi della Ciociaria, nel Lazio, c’è un borgo famoso per la sua storia e per aver ospitato sul suo territorio numerosi Papi. Iniziamo il nostro viaggio e scopriamo cosa vedere ad Anagni immergendoci in un percorso di arte e cultura.

INDICE:

COSA VEDERE:

  • Strada Vittorio Emanuele
  • Chiesa di Sant’Andrea
  • Palazzo Barnekow
  • Palazzo Comunale o Palazzo della Ragione
  • Piazza Cavour
  • Monumento ai Caduti
  • Chiesa di Santa Maria di Loreto
  • Parco della Rimembranza
  • Piazza Alessandro IV
  • Piazza Bonifacio VIII
  • Palazzo Bonifacio VIII conosciuto anche come Palazzo dei Papi
  • Sala delle Scacchiere
  • Piazza Innocenzo III
  • Cattedrale di Santa Maria Assunta
  • Torre Campanaria
  • Museo e Cripta di San Magno
  • Piazza e Bottega di Tommaso Gismondi Scultore

IL NOSTRO TOUR DI ANAGNI:

Il sole picchia forte in questa giornata di estate inoltrata, ma durante il nostro viaggio alla scoperta della Ciociaria, Anagni, ci offre un riparo sicuro all’ombra dei suoi possenti palazzi.

Vicoli tortuosi, si intrecciano come fili sapientemente cuciti, intorno a Strada Vittorio Emanuele, principale arteria della cittadina.

Un vento insolitamente fresco, gioca a rincorrersi con qualche petalo caduto dai fiori esposti sui balconi e si nasconde furbamente dietro ai peculiari archi, che decorano le strette stradine.

Silenzioso, ma cosciente del suo fascino, il borgo non ha paura di mostrare i suoi indecifrabili anni. La sua nascita si perde nel tempo e leggenda narra che sia stato il Dio Saturno a erigerla, durante l’Età dell’Oro, insieme anche alle altre vicine città ciclopiche di Alatri, Arpino, Ferentino e Atina.

Nota come la “Città dei Papi” per aver ospitato Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII, l’antica capitale sacra degli Ernici, si innalza maestosa a dominio della Valle del Sacco e custodisce gelosamente, patrimoni artistici e architettonici di rara bellezza.

Quasi in punta di piedi, per non romperne la quiete, ci addentriamo nel cuore di Anagni per conoscere da vicino ogni sua caratteristica.

Dalla Chiesa di Sant’Andrea inizia il nostro percorso, passando davanti allo stravagante Palazzo Barnekow, che prende il nome dal barone e pittore svedese che l’acquistò intorno alla metà dell’Ottocento, a Palazzo Coletti, abitazione del creatore di Rigoletto, fino ad arrivare al Palazzo Comunale.

A quest’ultimo, meglio conosciuto come Palazzo della Ragione, si accede attraverso un portico costituito da sbalorditivi archi asimmetrici in stile longobardo, costruiti nel 1163 ad opera di Jacopo da Iseo. Proprio sopra di essi si trova la Sala della Ragione e l’elegante Loggetta del Banditore.

Passeggiamo con calma e d’improvviso Piazza Cavour si apre spaziosa davanti ai nostri occhi, in contrasto con i chiusi vicoli medievali che ci hanno condotto fin qui.

Su di essa si affaccia la Chiesa della Madonna di Loreto e maestoso si eleva il Monumento dedicato ai Caduti di Guerra, affiancato da due scalinate che danno accesso al verde e fiorito Parco della Rimembranza.

Ammiriamo il panorama, sostiamo per qualche minuto coccolati dall’ombra degli alberi del curatissimo giardino, prima di continuare il nostro percorso.

Incontriamo Piazza Alessandro IV e successivamente Piazza Bonifacio VIII che introduce il Palazzo a lui dedicato, conosciuto anche come Palazzo dei Papi.

Dagli esterni in stile romanico e gli interni in gotico, la dimora papale, mantiene un allestimento sobrio volto a valorizzare gli affreschi che la decorano.

Di particolare importanza è la Sala delle Scacchiere, famosa per essere stata scenario del celebre “Schiaffo di Anagni”, l’oltraggio inferto da Giacomo Sciarra Colonna nei confronti del Pontefice il 7 settembre 1303.

Bonifacio VIII, appartenente alla nobile famiglia Caetani, ricordato per aver istituito il primo Giubileo della storia nel 1300 e per essere introdotto da Dante Alighieri tra i “simoniaci” nel XX canto del Purgatorio, voleva scomunicare il Re di Francia Filippo IV detto “il Bello”. Il sovrano riteneva di dover rendere conto solo a Dio delle sue azioni, mentre il Papa sosteneva il potere universale della Chiesa.

Così, le truppe alleate di Filippo, irruppero nel Palazzo per imprigionare il Papa, offendendolo con il gesto che passò alla storia.

Riprendiamo la nostra visita e dopo pochi passi, eccoci in Piazza Innocenzo III, principale luogo di incontro, palcoscenico di importanti eventi come il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale che, insieme alla Rievocazione dello “schiaffo” e al Palio delle contrade con il corteo in costume medievale, animano le calde giornate di fine estate del paese.

Il magnifico panorama che si gode dalla terrazza, non riesce a trattenerci dalla vista del meraviglioso retro della Cattedrale di Santa Maria Annunziata, che ci calamita verso di essa come fossimo ipnotizzati.

Maestosa e austera si impone sulla Piazza e ci attrae.

Saliamo le scale che ci conducono all’ingresso. Eretta su un preesistente tempio cristiano, la Cattedrale esternamente spoglia, con la Torre Campanaria distaccata, conserva al suo interno un elegante pavimento a mosaico.

Adiacente ad essa, l’ingresso al Museo, ci porta ad esplorare la Cripta di San Magno, patrono di Anagni, interamente ricoperta di affreschi e definita la “Cappella Sistina del Duecento”.

Terminata la visita, le sorprese non sono finite. Infatti, proprio sotto la Cattedrale, quasi celata dalla sua grandiosità, fa capolino la piazzetta dedicata a Tommaso Gismondi Scultore, sulla quale si trova l’ingresso della sua Mostra.

Un giardinetto espone alcune delle sue sinuose e magnifiche opere e, una targa, ricorda quando Papa Giovanni Paolo II visitò questo posto straordinario.

Concluso il nostro tour tra le bellezze architettoniche e artistiche della città, diamo spazio al gusto, assaggiando le specialità locali.

Gnocchi di patate, Timballo di Bonifacio VIII, composto da fettuccine condite con ragù di polpette a base di animelle, prosciutto e salsiccia, accompagnati dal dolce Pampepato e dai Pacchiarotti, piccoli dolci a base di mandorle, ci danno la giusta energia per proseguire il nostro viaggio alla scoperta della Ciociaria, in direzione Lago di Canterno.

Lasciamo Anagni, città d’arte, di storia, di tradizioni e di buona cucina, portando con noi un ricordo sempre vivo nel cuore.

PIATTI TIPICI DI ANAGNI:

  • Gnocchi di patate
  • Timballo di Bonifacio VIII, composto da fettuccine condite con ragù di polpette a base di animelle, prosciutto e salsiccia
  • Pampepato
  • Pacchiarotti, piccoli dolci a base di mandorle

DOVE MANGIARE:

  • Ristorante “del Gallo”, Via Vittorio Emanuele, 164. Cucina tradizionale in un ambiente famigliare nel cuore del paese.

EVENTI E MANIFESTAZIONI:

  • AGOSTO-SETTEMBRE Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale
  • AGOSTO: Palio delle Contrade

Corteo storico in costume medievale

  • SETTEMBRE (WEEKEND SUCCESSIVO AL 7 SETTEMBRE) Rievocazione dello “Schiaffo di Anagni”
  • DICEMBRE: Festa degli Gnocchi al Pomodoro

NEI DINTORNI:

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