La corona dell’Avvento, origini e tradizione di un Simbolo del Natale (Germania)
Le festività si avvicinano e, come da tradizione, a partire dal primo dicembre si iniziano a contare i giorni che mancano al Natale con un calendario speciale, tanto amato e atteso dai bambini: il calendario dell’Avvento. Originariamente però non si trattava di un calendario così come inteso oggi, ma bensì di una corona, ideata dal pastore protestante tedesco Wichem, composta da 20 candele piccole per i giorni feriali e 4 candele grandi per ciascuna domenica d’Avvento. Il suo scopo era quello di venderla alle famiglie agiate per ricavarne denaro da donare ai più bisognosi.
Ben presto questo ornamento si diffuse in tutta la Germania, oltrepassando il confine e divulgandosi anche nelle nazioni cattoliche dell’Europa meridionale. Con gli anni, però, subì alcuni mutamenti, pur rimanendo salda nel simbolismo. Infatti tutt’oggi essa presenta solo le quattro candele delle domeniche, che rappresentano la Speranza, la Pace, la Gioia e l’Amore. La loro accensione simboleggia la luce che a Natale viene donata agli uomini e che progressivamente sconfigge le tenebre. La forma circolare ricorda l’unione, rafforzata dai rami sempreverdi degli abeti di cui è composta. In alcune versioni si crede invece che le candele assumano un significato differente, ma fondamentalmente simile: la prima candela simboleggia la venuta di Gesù ed è detta “del Profeta”, la seconda omaggia la Sua città di nascita ed è chiamata “di Betlemme”, la terza “dei Pastori” ringrazia coloro che per primi adorarono il Messia e l’ultima “degli Angeli” annuncia la nascita di Gesù.