La leggenda della Campana Sommersa (Campania)
C’è una storia, un racconto sepolto nel mare di Sorrento: la leggenda della Campana Sommersa.
Si narra che, durante l’assalto dei saraceni, la città di Sorrento, fu devastata, saccheggiata e incendiata dagli invasori. L’assedio durò molte ore, nelle quali molti uomini e donne persero la vita.
I corsari portarono via ogni cosa si potesse prendere, ma il loro capo, bramoso e spietato, non si accontentò, e avido esclamò: ”Voglio anche le campane!”
A quel punto i campanili delle Chiese, furono privati delle loro campane e, una volta caricate quest’ultime sulle imbarcazioni, i saraceni si misero in viaggio, lasciando dietro di loro, una città smarrita e desolata.
Ogni campana era molto bella, ma quella della Chiesa di Sant’Antonimo non aveva eguali. Era talmente splendida, che il comandante la fece issare sopra la nave ammiraglia.
Continuarono il loro viaggio, ma una forza misteriosa bloccava il vascello impedendogli di proseguire. I corsari cercarono di alleggerire il mezzo il più possibile gettando il bottino in mare, ma nulla sembrò funzionare. Così esasperato, il capo decise di buttare in acqua anche la bella campana.
La leggenda vuole che, appena fu gettata in mare, si levò un improvviso vento, talmente forte che la nave raggiunse in pochi secondi il resto della flotta. C’è ancora chi sostiene che ogni 14 febbraio, festa del santo protettore di Sorrento, si sente la campana suonare sott’acqua.
IMMAGINE: “ Nave nel mare in tempesta” Ivan Konstantinovic Ajvazovskij, 1858