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I misteri di Piazza dei Miracoli di Pisa (Toscana)

Tra le storie che si narrano di Pisa qualcuna in particolare prende vita in quella che è la piazza più famosa della città: Piazza Duomo, meglio conosciuta come Piazza dei Miracoli.

La prima riguarda la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Una leggenda narra che il diavolo in persona salito dagli inferi, cercò in tutti i modi di distruggere la Cattedrale tanto era la sua bellezza e quella della piazza. Un angelo però riuscì a sviare le intenzioni del demonio che in un ultimo vano tentativo conficcò le sue unghie in un pezzo di marmo della Chiesa prima di rinunciare.

Ad oggi i visitatori possono vedere, sul lato della Cattedrale rivolto verso il Camposanto monumentale, un pezzo di marmo con tanti buchini incisi sopra… Si dice che sia proprio quel pezzo a cui il diavolo si aggrappò e ancor più curioso è che se provate a contare e poi a ricontare i buchini non risulterà mai lo stesso numero…soprannaturale no?

Che dire invece della strana Torre pendente?

Ci sono delle credenze legate ad essa. Secondo i pisani uno studente universitario ha due divieti fondamentali: il primo è quello di non contare i piani della Torre e il secondo non salire sulla sua sommità durante gli studi… la pena? Non riuscirà a conseguire la laurea!

Di ben altra natura invece la curiosità che riguarda le campane della Torre.

Nella cella ce ne sono ben 7, ciascuna con un nome proprio e abbinata a una delle 7 note musicali. Inoltre ad ognuna anticamente era assegnato un momento della giornata. Ma storicamente quella che più divenne famosa fu la campana di San Ranieri, la nota Re. Questa infatti, suonava ogni volta che qualche traditore della città veniva condannato a morte tanto da valergli l’appellativo di “campana del traditore”. Si dice che il suo suono si udì per tutta Pisa quando il famoso Conte Ugolino, narrato nell’infernale canto dantesco, fu lasciato morire di fame nella Torre dei Gualandi insieme ai suoi figli.

Il Battistero la fa da padrone nella superstizione dei giovani liceali… Infatti nella famosa giornata dei 100 giorni, quelli che separano dall’esame di maturità, gli studenti prima di recano al Santuario di Montenero, poi scrivono il voto sulla spiaggia di Tirrenia e concludono il loro “rito” facendo 100 giri attorno al Battistero fino a poi arrivare di fronte alla Cattedrale dove accarezzano la lucertola raffigurata sul portone. Saltare uno di questi passaggi? Voto basso alla maturità o addirittura niente diploma!

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