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La leggenda del Lago Blu (Valle D’Aosta)

Nascosto in un bosco, in Val D’Aosta, si trova il Lago Blu. Guardando attentamente verso il centro del lago, si possono scorgere dei legni di grandi dimensioni solitamente usati per le strutture di case o baite di montagna. Ma, cosa ci fanno proprio in mezzo al lago? Sembra quasi che un’ abitazione sia stata distrutta e inghiottita da questo specchio d’acqua.

Una leggenda narra che, in un tempo lontano, proprio qui, ci fosse una piccola casa, dimora di una coppia di pastori. I due coniugi che ci vivevano, non erano proprio delle persone amorevoli, anzi! Avevano un carattere scontroso, a tratti crudele e mai, nella loro vita, avevano pronunciato dolci parole nei confronti di qualcuno. Amavano vivere da soli, in quello che può essere definito come un grigio e cupo clima domestico.

Durante una fredda sera piovosa, bussò alla loro porta un viandante, stanco e affamato.

L’uomo era privo di forze, da giorni non toccava cibo e sognava una tavola imbandita, un pasto caldo, un fuoco e un letto dove poter riposare per qualche ora.

Quando la padrona di casa aprì, guardò l’uomo con disprezzo e in un istante chiuse la porta in faccia al viandante.

Nessuna supplica riuscì ad intenerire l’algido cuore della donna.

Il figlio dei pastori, che al contrario di loro aveva un animo nobile e generoso, assistette incredulo alla scena e così corse a prendere una scodella di latte portandola fuori e porgendola al viandante.

Stizziti, i genitori, gli sottrassero la ciotola sostituendola con una sporca, contenente solo dell’acqua.

Il viandante si allontanò deluso, mormorando delle strane e oscure parole, mentre i due pastori rimproverarono il figlio che, per punizione, fu mandato a raccogliere della legna nel bosco di notte.

Impaurito, circondato dal gelo e dallo sguardo furtivo degli animali notturni, il giovane silenziosamente ubbidì, riuscendo a raccogliere molta legna da ardere.

Soddisfatto del lavoro svolto, si apprestò a tornare a casa ma, non appena uscì dal bosco, restò di pietra e con gli occhi increduli… la casa non c’era più e, al suo posto, sorgeva un lago.

Terrorizzato e affranto per la morte dei suoi cari, cercò di capire la dinamica degli eventi.

Non trovava spiegazione, finché improvvisamente gli apparve tutto molto chiaro: i genitori avevano avuto il loro castigo per aver vissuto una vita priva di amore nei confronti di tutte le persone che li circondavano, compreso lui stesso.

Il ragazzo allora, in memoria dell’infausto evento, decise di restare lì, dove erano le sue radici e di costruire una nuova casa, aperta a chiunque ne avesse bisogno.

Poco tempo dopo conobbe una fanciulla, con la quale si sposò ed ebbe dei bambini e, con il passare degli anni, tutta la zona si popolò.

Tutti vennero a conoscenza di quanto accaduto ai genitori del ragazzo molti anni prima e si mostrarono sempre cordiali e ospitali, pronti ad accogliere chiunque bussasse alla loro porta e prestare aiuto in casi di difficoltà.

IMMAGINE: Marianne Von Werefkin

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