Home

Cascia, il borgo umbro dove visse Santa Rita (Umbria)

Il sole picchia ancora forte in questo pomeriggio di inizio estate e, dopo aver ammirato Norcia e le bellezze paesaggistiche di Castelluccio nel pieno della sua Fioritura, andiamo a scoprire un altro splendido borgo umbro ricco di spiritualità.

Siamo a Cascia, luogo mistico di pace e di tranquillità, dove Santa Rita trascorse la sua vita monacale.

Ad accoglierci la Statua della Santa, che al centro della strada d’arrivo, ci dà il benvenuto.

Fermiamo la macchina al parcheggio “la Molinella” dove comode scale mobili e ascensori ci conducono nel cuore del paese.

Le vie sono avvolte da un manto di quiete e, solo il cortese “buonasera” delle persone del posto, sospende per pochi secondi il silenzio che ci circonda.

Iniziamo il nostro percorso e scorgiamo la Statua dedicata a Papa Leone XIII che guarda verso la Collegiata di Santa Maria della Visitazione, l’edificio più antico di Cascia, ancora ferito dal terremoto che ha colpito la zona nel 2015.

Passeggiamo lungo Via XX Settembre, inspirando a fondo il profumo dei prodotti tipici umbri provenienti dalle botteghe di specialità locali.

Formaggi, Salumi e Zafferano inebriano le strade, colorandole di gusto, lasciando il posto d’onore al Miele, proveniente dalle apicolture dei monasteri, legati al miracolo delle api di Santa Rita.

Ci concediamo un assaggio di dolcezza unita in un connubio perfetto al sapore deciso dei prodotti caseari.

In fondo alla strada, la Chiesa di San Francesco diventa padrona della scena, mostrando fiera il rosone sulla facciata. I tratti gotici, esprimono i suoi anni. Ristrutturata nel 1424, sui resti di una struttura fondata nel 1247, rappresenta il primo luogo di culto a Cascia dedicato al Santo di Assisi.

Saliamo lungo Via Vespasia Polla, un caratteristico vicolo impreziosito da una splendida piazzetta all’ombra di un’alta torre, che con il suo orologio, scandisce il tempo.

Pochi passi, il Municipio, il Palazzo Santi oggi museo e un’aiuola di Rose, simbolo dei miracoli di Santa Rita.

La loro essenza corre giocosa tra le mura, girando vorticosamente intorno a noi. Ci spinge a seguirla, volteggia, e ci attira verso delle scale… le scale che conducono alla Basilica di Santa Rita.

Un viale porticato ci accompagna fino all’ingresso.

Dall’alto del Colle Sant’Agostino, con la facciata in marmo di travertino, il Santuario è caratterizzato all’interno da un’esplosione di colori in contrasto con la laterale cappella che conserva l’urna nella quale riposa la Santa.

All’esterno, sono i dettagli a fare la differenza.

Sul cancello, tra la Basilica e l’adiacente Monastero, dove Santa Rita morì dopo avervi vissuto quarant’anni, rilievi in ferro disegnano rose e api, i simboli che hanno guidato la Santa durante la sua vita.

Li osserviamo con attenzione, ne scopriamo altri mentre ci rechiamo verso la Cappella delle Confessioni e verso la Basilica Inferiore detta del Sacro Cuore.

Restiamo affascinati, sopresi.

Camminiamo ancora un po’ all’ombra del porticato.

Ci fermiamo a guardare il Monumento dedicato a Madre Maria Teresa Fasce, Badessa del Monastero e, allietati da una leggera brezza di vento, scrutiamo prima da piccole finestre e poi affacciandoci da un panoramico balcone, la bellezza di Cascia vista dall’alto.

Pian piano scendiamo dal colle, torniamo nel cuore del paese, ci allontaniamo dal centro e andiamo alla ricerca di nuovi itinerari della Val Nerina, lasciando Cascia custodita in un prezioso ricordo.

COSA VEDERE:

  • Statua di Santa Rita
  • Statua di Papa Leone XIII
  • Collegiata di Santa Maria della Visitazione
  • Via XX Settembre
  • Chiesa di San Francesco
  • Via Vespasia Polla
  • Palazzo Santi
  • Chiesa di Sant’Antonio Abate
  • Monumento Madre Maria Teresa Fasce
  • Santuario Basilica di Santa Rita da Cascia
  • Monastero di Santa Rita
  • Cappella delle Confessioni
  • Basilica Inferiore o del Sacro Cuore

EVENTI E FESTE:

NEI DINTORNI:

ARTICOLI CORRELATI:

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *