San Gimignano, la Manhattan del Medioevo (Toscana)
Ho insistito tanto per venire a visitare questa città ed eccomi qui. Siamo a San Gimignano, arroccata sulle colline senesi della Val d’Elsa. Appena arrivati, i miei famigliari hanno capito subito il perché di tanta premura nel voler visitare il borgo toscano. La storia medievale che la caratterizza? Anche! Anzi, soprattutto!
Ma stavolta è stata anche la mia golosità a farmi arrivare fin qui. In Piazza della Cisterna, proprio lì, fulcro della vita sociale e commerciale dei sangimignanesi c’è la gelateria “Dondoli”, famosa per aver vinto ben due premi a livello mondiale. Potevo non assaggiare il loro gelato artigianale? Impossibile!
Bene, dopo esserci tutti deliziati il palato, possiamo andare a conoscere le bellezze che San Gimignano offre.
Il simbolo indiscusso della cittadina sono le Torri, tanto da essere conosciuta come la “Manhattan del Medioevo“.
Più esse erano alte e maggiore era il prestigio della famiglia che le possedeva testimoniando la ricchezza e la potenza acquisita principalmente con il commercio dello Zafferano di cui il paese tutt’ oggi ne vanta la produzione con denominazione di origine protetta.
Di 72 quali erano in origine, ad oggi il tempo ne ha lasciate solo 13, che conferiscono al paese un’atmosfera di altri tempi, quasi catapultandoci senza accorgercene nel 1200 o giù di lì. La nostalgica sensazione è ampliata, dalla presenza delle imponenti mura che abbracciano il centro abitato. Sulla cinta muraria è possibile passeggiare, godendo del circostante panorama senza confine.
Andiamo ora in cima alla collina su cui è nata San Gimignano. Troviamo, Piazza della Cisterna, che prende il nome dal pozzo ottagonale collocato nel suo centro. Era qui che, anticamente, si svolgeva la vita sociale ed economica del paese, rimasta ancora oggi, punto d’incontro per i suoi abitanti. Continuando a passeggiare, poco distante, notiamo la Torre del Diavolo, costruita in pietra bianca calcarea sulla quale aleggia una strana storia. Si narra che il suo antico proprietario, tornando da un viaggio, si rese conto che era diventata molto più alta di come l’aveva lasciata. Non seppe darsi una spiegazione e attribuì l’operato al demonio, dal quale prese poi il nome.
Poco distante, ci imbattiamo nel Museo della Tortura. Armi, strumenti, ghigliottine, gabbie, flagelli tipici dell’epoca medievale, che venivano impiegati per dissuadere chi osava disertare o disubbidire agli ordini, fanno sfoggio di sé in un percorso espositivo sconvolgente, ma allo stesso tempo affascinante.
Spostandoci un po’, tra le viuzze che, come in ogni borgo medievale che si rispetti, si intrecciano tra loro come un gomitolo di lana, troviamo piazza del Duomo, un altro luogo caro alla popolazione locale e non solo. Da qui, cuore pulsante della città, basta un colpo d’occhio, per ammirare tutta la magnificenza di San Gimignano.
Ammiriamo il Palazzo del Podestà, odierno Museo Civico e la Basilica di Santa Maria Assunta. Quest’ultima ospita al suo interno capolavori artistici di straordinaria importanza e la famosa la Cappella della patrona Santa Fina, venerata per i suoi miracoli, la cui leggenda è tutt’oggi tramandata e raccontata in occasione della festa patronale ogni 12 marzo.
Poco distante, scorgiamo la casa della martire, che attira da sempre turisti da tutta Italia curiosi di vedere il luogo teatro delle sue storie.
Restando in Piazza Duomo, non possiamo non sorprenderci davanti alla disposizione delle Torri, concentrate in questa zona del paese, che si alternano agli storici palazzi quasi come a fare da merletto al piazzale. Questo gioco di immagine sottolinea la forza delle strutture, arrivate fino a noi intatte nei secoli, testimoni silenziose del tempo.
Ci troviamo ad alzare il capo davanti alla Torre Grossa, regina di tutte le torri, con i suoi 54 metri. A farle da corte Torri dei Salvucci, meglio conosciute come torri gemelle e la Torre Rognosa anche detta Torre dell’Orologio.
Dopo un tour di salite e discese, è ora di una tappa per gustare la cucina del territorio. Un tagliere di salumi toscani, la classica Pappa al Pomodoro, una Bistecca alla Fiorentina non possono mancare nel menù e, a fine pasto, deliziosi Cantucci Toscani da accostare all’ottimo Vinsanto, vanto enologico locale, insieme alla secolare produzione del bianco Vernaccia.
Sazi e soddisfatti, terminiamo qui la nostra gita.
Ricca di storia e di curiosità San Gimignano è una delle città da non perdere assolutamente in un giro delle colline toscane.
COSA VEDERE:
- Piazza della Cisterna
- Piazza Duomo
- Basilica di Santa Maria Assunta
- Casa di Santa Fina
- Palazzo del Podestà
- Museo della Tortura
- Museo Civico di San Gimignano
- Torre del Diavolo
- Torre Grossa
- Torri dei Salvucci
- Torre Rognosa o dell’Orologio
- Cinta muraria
EVENTI E FESTE:
- Festa Patronale di Santa Fina (marzo) : Processione solenne e festeggiamenti per il patrono
- Festa di San Silvestro sotto le Torri (dicembre): Capodanno in piazza all’ombra delle Torri Medioevali
DOVE MANGIARE:
- Ristorante “Perucà” Via Capassi. Tipicità toscane, in un ambiente accogliente e rustico
NEI DINTORNI:
- Volterra
- Monteriggioni
- Siena
- Certaldo
- Colle Val d’Elsa
- Abbazia di San Galgano a Chiusdino
ARTICOLI CORRELATI:
- La leggenda di Santa Fina, la Patrona di San Gimignano
- Viva la…Pappa al Pomodoro
- Cantucci o Tozzetti? Gemelli diversi di Toscana e Lazio
- L’Abbazia di San Galgano e l’Eremo di Monte Siepi, dove è custodita la Spada nella Roccia
- La leggenda della Spada nella Roccia di San Galgano
- Il fantasma del capitano Zeti a Monteriggioni