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Tindari, dove sorge il Santuario della Madonna Nera (Sicilia)

Eccoci a Tindari, bellissima frazione del comune di Patti, in provincia di Messina.

Siamo su un assolato colle che si affaccia sull’omonimo golfo della cittadina sicula.

Percorriamo in auto le roventi stradine che conducono fino alla cima, accompagnati da una leggera brezza, dal profumo di salsedine e da grandi, anzi, enormi cactus, tipici della zona.

Il panorama è sensazionale. Lo sguardo si perde correndo a filo d’acqua verso l’orizzonte.

Scorgendo i tratti di spiaggia, che si nascondono dietro la verdissima vegetazione, riusciamo a avvistare i famosi laghetti di Marinello, un’oasi naturale che spazia da ambienti salmastri lacustri a insenature di sabbia e acqua marina; notiamo una lunga lingua di terra che si tuffa nel mare e che sembra raffigurare una donna con le braccia protese… suggestione o realtà?

Secondo una leggenda, la particolare forma, assume un significato importante. Pare che sia la testimonianza dell’avvenuto Miracolo della Madonna di Tindari.

Ma tra sacro e profano questo luogo racconta molti altri oscuri misteri, come l’arcano mito della Maga della Grotta di Donna Villa.

Continuiamo a salire fino a raggiungere un grande parcheggio dove troviamo, ad attenderci, una navetta che ci accompagna alla scoperta di un luogo meraviglioso: il Santuario della Madonna Nera.

Di antichissima costruzione, modernizzato nei secoli, si presenta sulla cima del colle, illuminato, in tutto il suo splendore, dai penetranti raggi del sole.

Entriamo e restiamo immediatamente affascinati dalle coloratissime vetrate all’ingresso raffiguranti le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.

In religioso silenzio, tra mosaici e affreschi, camminiamo verso l’altare dove si trova l’antichissima scultura lignea della Madonna nera, di origini bizantine.

Ci chiediamo come mai si trovi proprio qui… Anche questa volta, troviamo risposta in una leggenda.

Si narra che venne lasciata da alcuni marinai, che approdarono nella baia di Tindari per ripararsi da una tormenta e, come ci racconta la leggenda della Madonna Nera, furono costretti ad abbandonare qui la miracolosa statua.

Restiamo per un po’ ad osservarla, prima di lasciare il “Santuario Nuovo“.

Dopo una breve visita all’adiacente costruzione antica, ci incamminiamo lungo un sentiero che conduce al sito archeologico del paese.

Si pensa che la città nacque proprio qui, edificata nel 396 a.C. da Dionisio di Siracusa e che prese il nome di Tyndaris, in onore di Tindaro re di Sparta.

Si possono ancora ammirare i resti delle rovine greco-romane, delle vecchie mura cittadine e dell’antico teatro, nel quale tutt’ora si svolge la manifestazione artistica “Festival dei due mari”.

Terminato il giro, volgiamo ancora uno sguardo verso la bianca spiaggia e il mare azzurro che sembra non avere confini, per poi scendere dal colle e terminare la nostra giornata, immersi nella natura incontaminata dei Laghetti di Marinello.

COSA VEDERE:

  • Santuario della Madonna Nera
  • Sito Archeologico di Tindari
  • Teatro greco di Tindari
  • Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello

EVENTI E FESTE:

  • Festival dei due mari (luglio): festival teatrale e musicale nella splendida cornice dell’antico teatro
  • Festa della Madonna del Tindari (settembre): manifestazione religiosa in onore della Madonna Nera.

NEI DINTORNI:

  • Milazzo
  • Barcellona Pozza di Gotto
  • Brolo
  • Capo d’Orlando

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